23 Giu Workplace, lo spazio dove lavoriamo
Secondo la Treccani la definizione di ufficio è, per esteso, “la stanza dove il singolo impiegato o professionista oppure un gruppo di lavoro svolge le sue mansioni quotidiane o, più in generale, la sua attività”.
Questa definizione così vasta trova diverse declinazioni a seconda della tipologia di lavoro e di attività da svolgere all’interno dello spazio.
Scopriamo insieme quali sono le principali tipologie di ufficio e come attrezzarle al meglio.
Lo studio professionale moderno, elegante e minimale
Lo studio professionale è tecnicamente l’ufficio in cui un professionista abilitato svolge la propria attività ed è caratterizzato in prevalenza dal suo apporto professionale ed intellettuale.
I beni, gli strumenti e gli accessori per questo tipo di ufficio devono pertanto essere a servizio delle caratteristiche del professionista e aiutarlo a comunicare fiducia, trasparenza e competenza.
Di qualsiasi tipologia di attività o consulenza parliamo, infatti, tutti gli uffici da professionista sono caratterizzati da un unico fattore comune ovvero la relazione con il cliente.
Il segreto per non sbagliare nell’arredo dell’ufficio di un professionista è adottare uno stile elegante e minimal, che non passerà mai di moda e che contribuirà, in modo funzionale, a mantenere ordine e precisione all’interno degli spazi.
L’elemento base per l’ufficio del professionista è la scrivania! La scrivania dell’ufficio del professionista da sola può definire l’intero ambiente e creare, appunto, un clima di professionalità. Le scrivanie larghe almeno 180 cm sono le più indicate allo scopo, la profondità invece dovrà essere di almeno 90 cm.
Le dimensioni della scrivania e l’ausilio di cassettiere sono fondamentali per lasciare il piano di lavoro libero, affinché l’interlocuzione con il cliente avvenga nel modo più confortevole possibile.
A completare la scrivania, dovrà esserci una poltrona di tipo direzionale, elegante e sofisticata, dal design in grado di trasferire autorevolezza. Le moderne sedie o poltrone da scrivania sono inoltre studiate per dare al professionista il massimo del comfort, unendo ergonomicità ed estetica.
Non sei da solo nel tuo ufficio? Le cose cambiano.
Se il tuo ufficio accoglie più professionisti, se sei un’agenzia o uno studio legale o un’agenzia composta da più associati o dipendenti, allora le cose cambiano.
Uno stile uniforme e tecnico è d’obbligo, poiché l’arredo ufficio deve essere capace di coniugare il comfort per i lavoratori ma deve essere capace anche di mandare un messaggio preciso al cliente rispetto alla qualità dei propri servizi.
Bisogna pensare alle postazioni più adatte alle mansioni di ciascuno e quindi alle loro esigenze, al modo in cui si inseriscono e distribuiscono nello spazio e a che cosa vogliono comunicare in termini di rigore, affidabilità o creatività, a seconda del tipo di attività che si svolge all’interno dell’ufficio. Nella scelta dell’arredo èimportante la definizione di uno stile che sia riconoscibile e coerente con il messaggio che si vuol dare al cliente.
Inoltre, le postazioni degli associati, dei dipendenti e dei collaboratori devono essere gradevoli e funzionali affinché l’ufficio sia efficace ed efficiente. Scrivanie antigraffio, sedute ergonomiche, divisori per eventuali open space e pareti attrezzate, tutto deve concorrere a disegnare il miglior layout produttivo che migliori le performance del team.
E quando siamo davvero tanti? Come si arreda uno spazio per il co-working?
Il co-working è più di uno studio, più di un ufficio, è una vera e propria community.
La caratteristica principale del co-working è che in unico spazio devono trovarsi postazioni e accessori che possano garantire lo svolgimento di funzioni lavorative e professionalità molto diverse tra loro, che devono coesistere in un unico ambiente d’ufficio.
Versatilità, quindi, e soprattutto una scelta stilistica a monte che definisca uno spazio potenzialmente così vario in modo armonico e subito gradevole a colpo d’occhio.
Il suggerimento è di concentrarsi su un concept o un tema generale che si vuole dare allo spazio, in modo tale da concentrarsi su una precisa selezione di stili e materiali da utilizzare nell’arredo di questo particolare tipo di ufficio. Le postazioni dovranno essere in qualche modo “standardizzate” a partire dal tema-matrice, ma in generale ciò che non può mancare in un ufficio finalizzato al co-working sono la scrivania, le cui dimensioni ideali sono 60 x 120 cm, sedie in abbinamento, cassettiere e armadietti o pareti attrezzate con chiavi private, qualche divanetto o pouf per i momenti di relax.
Molto importante nell’ufficio per il co-working sarà l’arredo delle aree comuni, ed in particolare della sala riunioni, che diventa lo spazio principale di condivisione, scambio e di nuovi potenziali business. Un tavolo riunioni ampio ed essenziale può essere arricchito anche da postazioni con tavoli alti e sgabelli, per i coffee break o per i momenti di pausa da tra un incontro e l’altro.
Nell’arredo per il co-working grande importanza rivestono inoltre i colori, che dovranno essere quanto più possibili tenui per agevolare, anche visivamente la versatilità e la modulabilità degli spazi, e il light design.
L’illuminazione di uno spazio di co-working deve tenere sempre conto dei criteri di sicurezza, comfort e rendimento visivo.
Un buon suggerimento per illuminare un ufficio destinato al co-working può essere l’adozione di sensori di presenza.
Se sei ancora più curioso, abbiamo ancora altri suggerimenti su come arredare un ufficio per il coworking in modo elegante e funzionale.
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